Meditazione sopra Dies irae
see Meditazioni per due fisarmoniche
written for duo DissonAnce (Roberto Caberlotto – Gilberto Meneghin)
1. Meditazione sopra Gaudens Gaudebo
2. Meditazione sopra Dies irae
Meditazione sopra Gaudens gaudebo
see Meditazioni per due fisarmoniche
written for duo DissonAnce (Roberto Caberlotto – Gilberto Meneghin)
1. Meditazione sopra Gaudens Gaudebo
2. Meditazione sopra Dies irae
Meditazioni per due fisarmoniche
written for duo DissonAnce (Roberto Caberlotto – Gilberto Meneghin)
1. Meditazione sopra Gaudens Gaudebo
2. Meditazione sopra Dies irae
SHEN, 1996 for piano
(…) Another typical aspect of the instrumental works of Gianmartino Durighello is improvisation, true or simulated. Shen is really an improvisation, that was secretly taped by a student who took part in the lectures on contemporary choral music in Gragnano (Napoli) the 30th of August 1996. The title recalls the Zen conception of poetry, introducing the piece as a mystical exercise which longs to «enter into the spirit of life, shen» (Yen Yu, XIII century). Shen was performed for the first time by Massimo Somenzi – December 1998. (Ivan Tchmiel)
SHEN, 1996 per pianoforte
(…) Un secondo aspetto caratterizzante la produzione strumentale di Gianmartino Durighello è l’improvvisazione e/o la finta improvvisazione. Shen è proprio una improvvisazione, registrata di nascosto da un partecipante al corso sulla musica corale contemporanea di Gragnano (Napoli) il 30 agosto 1996.Il titolo, esplicito richiamo alla concezione Zen della poesia, svela il brano come esercizio mistico che tende ad «entrare nello spirito della vita, shen» (Yen Yu, XIII sec.). Prima esecuzione – Massimo Somenzi – dicembre 1998. (Ivan Tchmiel)
– written for Alberto Mesirca
– recorded by Alberto Mesirca on the CD “Ikonostas” – M.A.P. Milano, Golden Disk Award – “Pittaluga” 2007;
– published by Bèrben, Edizioni Musicali, Ancona 2007.
Of course I heard many of the pieces in this program before, but the new material in here is, in itself, worth the price of the CD. I was particularly impressed by the Durighello suite on Jewish liturgical themes. No facile quotations from either the Ashkenazi or Sephardi traditions, but a unique expression of emotional depth. I was touched.
[Matanya Ophee, Ikonostas and Annunciazione World premier recordings]
Certamente avevo già ascoltato molti dei pezzi di questo programma, ma il nuovo materiale, da solo, vale il prezzo del CD. Sono rimasto particolarmente colpito dalla suite di Durighello su temi liturgici ebraici. Non facile capire se di tradizione Aschenazita o Sefardita, ma un’unica espressione di una profondità emotiva. Sono rimasto colpito.
[Matanya Ophee, Ikonostas and Annunciazione World premier recordings]
Piliscaba – Quaderni d’Ungheria
1. Matyas
2. Erzsebet hid
3. Istvan
for six wind instruments (3 flutes, oboe, clarinet, bassoon) and harp
Most compositions of Gianmartino Durighello are for choir and he puts into practice his own artistic ideas first of all in choral composition. In this work the author develops the musical ideas of Matyas (Trittico ungarico) as the means of expression are essential and extremely reduced. He is searching for the same hieratic contemplation that he experienced during a visit to the temple of Matthias Corvino. (Ivan Tchmiel)
per sei strumenti a fiato (3 flauti, oboe, clarinetto, fagotto) e arpa
Il coro è il destinatario principale della maggior parte delle composizioni di Gianmartino Durighello ed è anche il primo luogo dove l’autore esperimenta le proprie idee compositive. Nel tempio di Mattia nasce riprendendo e sviluppando le idee musicali che avevano caratterizzato il mottetto Matyas (Trittico ungarico), idee fondate sui criteri di essenzialità e di riduzione estrema dei mezzi espressivi nella ricerca di una ieratica fissità contemplativa, così come è evocata da una visita nel tempio di Mattia Corvino. (Ivan Tchmiel)